Il problema emergente delle Microplastiche nel Mar Mediterraneo, II anno: potenziale impatto sulla Balenottera comune come modello di “descrittore ambientale”
Si è appena concluso il progetto «Il problema emergente delle Microplastiche nel Mar Mediterraneo, II anno: potenziale impatto sulla Balenottera comune come modello di “descrittore ambientale”», affidato all’ Università di Siena – Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente.
Si tratta del primo studio sistematico al mondo che ha indagato sul potenziale impatto delle Microplastiche su organismi filtratori di grande taglia, come le Balenottere. Il progetto è alla seconda edizione; gli importanti risultati conseguiti dalla prima, hanno determinato la necessità di implementare il Descrittore 10 (Marine Litter) della Direttiva Quadro della Strategia Marina Europea.
Le conclusioni di questo progetto, frutto di 3 anni di campionamento (2011-2013), forniscono i primi dati, a livello internazionale, sulla presenza di microplastiche nel Mar Mediterraneo e i possibili effetti sugli organismi.
Rilevano inoltre, il livello di distribuzione spaziale delle microplastiche nell’area del Santuario Pelagos in relazione a tre diverse aree di studio (Mar Ligure, Mar di Sardegna e Mar Tirreno).
A tal riguardo è possibile scaricare i seguenti documenti:
- Report dell’Università di Siena del progetto “Il problema emergente delle Microplastiche nel Mar Mediterraneo II anno: potenziale impatto sulla Balenottera comune come modello di “descrittore ambientale”, versione “low”, appena concluso
Il problema emergente delle Microplastiche nel Mar Mediterraneo – Report UniSi
- Sintesi del suddetto Rapporto, elaborata dalla Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
Sintesi Relazione Finale Microplastiche II Siena
Rafforzamento e integrazione delle Strutture Operative funzionali alla costituenda Rete Nazionale Spiaggiamenti Cetacei
Si è appena concluso il progetto “Rafforzamento e integrazione delle Strutture Operative funzionali alla costituenda Rete Nazionale Spiaggiamenti Cetacei”, affidato all’ Università di Padova – Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione.
Si tratta di un progetto volto a migliorare e potenziare le capacità di intervento e integrazione nel territorio delle 3 strutture – Banca Tessuti Mammiferi marini del Mediterraneo (MMMTB), Banca Dati Spiaggiamenti Mammiferi marini (BDS) e Unità di intervento Spiaggiamenti straordinari Cetacei (CERT) – che costituiscono l’ossatura operativa, per la parte di competenza del Ministero dell’Ambiente, della Rete Nazionale Spiaggiamenti Mammiferi marini, nonché elementi essenziali nella definizione della capacità nazionale di rispondere anche a quanto previsto nell’ambito dell’attuazione della Direttiva Quadro sulla Strategia Marina.
A tal riguardo è possibile scaricare i seguenti documenti:
- Relazione finale dell’Università di Padova del progetto “Rafforzamento e integrazione delle Strutture Operative funzionali alla costituenda Rete Nazionale Spiaggiamenti Cetacei”, appena concluso
“Relazione finale Convenzione Strutture Operative Rete Nazionale Spiaggiamenti – Padova”
- Sintesi della suddetta Relazione, elaborata dalla Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
Sintesi Relazione Finale Strutture Operative Rete Nazionale Spiaggiamenti
Monitoraggio del Rumore Subacqueo per la Protezione dei Cetacei”
Al seguente link è possibile scaricare una recente comunicazione scientifica del Prof. Gianni Pavan, già titolare della Banca Dati Spiaggiamenti Mammiferi marini (BDS) operante per conto di questo Ministero, nonché massima autorità scientifica Italiana nel settore rumore subacqueo correlato ai Cetacei, concernente Il “Monitoraggio del Rumore Subacqueo per la Protezione dei Cetacei”