La FIAB
La FIAB è un‘organizzazione ambientalista. Lo Statuto riporta come finalità principale la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico, in un quadro di riqualificazione dell’ambiente (urbano ed extraurbano).
Si è data un’organizzazione federativa, riunendo oltre 130 associazioni autonome locali, sparse in tutta Italia, che hanno lo scopo di promuovere l’uso della bicicletta sia come mezzo di trasporto quotidiano per migliorare traffico e ambiente urbano, sia per la pratica dell’escursionismo in bicicletta, vale a dire di una forma di turismo particolarmente rispettosa dell’ambiente.
Le associazioni aderenti alla FIAB – e la FIAB stessa – svolgono il proprio compito facendo lobbying nei confronti dei pubblici poteri per ottenere interventi e provvedimenti a favore della circolazione sicura e confortevole della bicicletta e, più in generale, per migliorare la vivibilità urbana (piste ciclabili, moderazione del traffico, politiche di incentivazione, uso combinato bici+mezzi collettivi di trasporto, ed altro); organizzando manifestazioni di ciclisti, presentando proprie proposte e progetti, ecc. Una sintesi delle nostre richieste potrebbe essere “More and better cycling” e lo slogan della Federazione è “In bici per l’Ambiente”.
Tra le iniziative anche numerose attività ciclo-escursionistiche (gite di una giornata, week-end in bici, viaggi cicloturistici, raduni), veicolo di nuove adesioni. Si fa apprezzare l’uso della bicicletta nel tempo libero, si socializza e si conoscono da vicino aspetti ambientali e culturali del territorio da valorizzare e tutelare.
E per il ciclo-escursionismo ed il cicloturismo la FIAB si adopera anche con la pubblicazione di guide e percorsi, la proposta per la realizzazione di ciclo-itinerari e soprattutto di una Rete Ciclabile Nazionale denominata BicItalia, l’apposizione di segnaletica specializzata, la promozione delle strutture turistiche amiche dei ciclisti (Albergabici). Dal 15 novembre 2011 la FIAB è diventata ufficialmente Centro nazionale di coordinamento per lo sviluppo della rete ciclabile europea “EuroVelo” in Italia.
Su tutte le proprie tematiche (uso della bicicletta, percorsi casa-scuola, sicurezza stradale, ecc.) le associazioni FIAB annoverano anche esperienze di attività didattiche nelle scuole.
La FIAB ha un proprio periodico, la rivista BC. Inoltre stampa carte ciclistiche e guide cicloturistiche, manuali tecnici e schede divulgative, altre pubblicazioni non periodiche; inoltre organizza attività culturali (convegni e dibattiti). La FIAB ha un gruppo tecnico e coordina il Centro Studi Riccardo Gallimbeni che ha pubblicato diversi quaderni tecnici sui vari argomenti. Pubblicazioni e documenti si possono reperire nel sito Fiab-Area Tecnica.
La FIAB aderisce all’European Cyclists’ Federation ed è tra i promotori e sostenitori del movimento #salvaiciclisti.
Dal 1998 la FIAB ha assunto la forma di Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) che la impegna ad erogare servizi per la cittadinanza e, nel contempo, le permette di ricevere erogazioni liberali detraibili da IRPEF e IRPEG (art. 13 del decreto legislativo 460/97 e successiva circolare 168/E del 26 giugno 1998).
La FIAB è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale (art. 13 legge n. 349/86) e riconosciuta dal Ministero dei Lavori Pubblici tra gli degli enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale.
Comuni Ciclabili
Incentivare i comuni italiani ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica; premiare l’impegno di chi ha già messo in campo iniziative bike-friendly valorizzando le località più accoglienti per chi si muove in bicicletta. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi di “Comuni Ciclabili”, il nuovo riconoscimento istituito da FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani.
Le amministrazioni locali possono aderire all’iniziativa direttamente sul sito www.comuniciclabili.it
Il riconoscimento attribuisce alle località un punteggio da 1 a 5 assegnato sulla base di diversi parametri e rappresentato da altrettanti “bike-smile” sulla bandiera.
Per ottenere il riconoscimento il comune deve possedere almeno due requisiti tra tutti quelli richiesti: uno nell’area “infrastrutture urbane”(ciclabili urbane e moderazione traffico e velocità) e uno in almeno una delle altre tre aree ( “cicloturismo”, “governance” e “comunicazione & promozione” ).