“Maris Futuri: progettare la complessità”. Chiuso il VII Destination Summit delle Comunità Marine di Caorle

Tutti i soggetti pubblici presenti e le associazioni di categoria, a conclusione del Summit, hanno firmato un appello a sostegno della proposta di legge.

L’ultimo atto del VII Summit del network G20Spiagge è iniziato con una affermazione condivisa dai 30 sindaci presenti: il turismo è un bene comune. Riguarda la società intera e nel sistema economico nazionale conta, comprendendo l’indotto, oltre il 13% del PIL complessivo del Paese. È senza ombra di dubbio, il comparto economico più importante e i sindaci presenti ne rappresentano una buonissima parte.

La tre giorni di Caorle, l’edizione dei record con oltre 500 addetti ai lavori presenti, tra soggetti istituzionali e privati distribuiti sui vari tavoli, lancia un appello per arrivare quanto prima ad una nuova legge sullo “Status di Comunità Marine” che va discussa dal Parlamento italiano in tempi rapidi. Senza questo fondamentale apporto normativo, le destinazioni balneari non saranno in grado di competere nel mercato turistico internazionale. Tutti i soggetti pubblici presenti e le associazioni di categoria, a conclusione del Summit, hanno firmato un appello a sostegno della proposta di legge.

Il VII Summit del G20Spiagge termina così a Caorle dando l’appuntamento ad Alghero nel 2025, con una precisa presa di posizione dei Sindaci delle coste italiane: «È fondamentale ottenere un riconoscimento giuridico dello “Status di Comunità Marine” ed avere così finalmente a disposizione strumenti efficaci per la gestione delle nostre città. Di fronte alle crescenti difficoltà nell’amministrare i nostri territori con i criteri della sostenibilità sociale ed ambientale, ci impegniamo con coerenza e responsabilità nel supportare le nostre comunità e gli imprenditori locali nel loro ruolo di accoglienza dei visitatori. Tuttavia, nei prossimi anni, potremmo essere costretti a prendere azioni decise, anche drastiche, per garantire la sicurezza delle nostre comunità: potremmo limitare alcuni flussi, per proteggere i nostri residenti e garantire la sicurezza di tutti».

Per un comune come quello di Castiglione della Pescaia la necessità che la legge sia a stretto giro approvata è di fondamentale importanza per poter potenziare servizi, progetti e sfruttare al meglio le potenzialità di ogni territorio e rimanere all’avanguardia con le richieste di residenti e turisti. È necessario evitare che i flussi turistici, ormai abbondantemente ripartiti dopo il Covid, non siano più attratti da queste località.

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