Diaccia Botrona, un padule di progetti

Il 2024 è stato l’anno delle idee progettuali che hanno visto il Padule di Diaccia Botrona protagonista indiscusso.

La gestione della Riserva Naturale, dopo la perdita di competenza della Provincia in materia ambientale, è tornata alla Regione Toscana tramite una convenzione con i Comuni di Castiglione della Pescaia e Grosseto, quali enti locali in cui ricade l’area.

Annualmente i due comuni ricevono dalla Regione risorse per la gestione della sentieristica, ma il mantenimento dell’habitat e la sua possibilità di fruizione e valorizzazione deve essere garantito tramite finanziamenti esterni, di provenienza comunitaria, nazionale, regionale, o da privati, dei quali gli enti locali sono alla ricerca.

Dopo l’acquisizione della Casa Rossa Ximenes nel 2021, che entra a tutti gli effetti nelle disponibilità dell’Amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia, grazie ad un procedimento nell’ambito del federalismo demaniale culturale a seguito del quale ha attuato la ristrutturazione dell’immobile e la sua riqualificazione energetica con finanziamenti comunitari-nazionali, il Comune di Castiglione della Pescaia ha candidato nel corso degli ultimi due anni diverse proposte progettuali per migliorare la Riserva Naturale della Diaccia Botrona.

Nel 2024 alcune di queste proposte si sono concretizzate, come il progetto dal titolo “L’anello della biodiversità tra mare, terra e palude: la Riserva Naturale Diaccia Botrona e porta Casa Rossa Ximenes”, scelto tra vari progetti del Bando ReBoot MED, che ha portato alla realizzazione di uno studio di fattibilità per creare un percorso di valorizzazione e promozione della Riserva naturale.

Lo scorso Settembre, nell’ambito della Call per i progetti inerenti il programma europeo LIFE NATURA, il Comune in collaborazione con vari Enti tra cui Università di Parma, Comune di Parma, Parco del Ticino, Federparchi, ha sottoscritto la candidatura a finanziamento del progetto quinquennale dal titolo “WELCOME LIFE, Water restitution to favor diadromous fish migration”, per un totale di 3milioni e mezzo di euro di cui 650mila da destinare ad azioni specifiche per il Padule di Diaccia Botrona.

Contemporaneamente a questa importante candidatura europea, i cui risultati saranno noti solamente a marzo 2025, il Comune ha collaborato e sottoscritto altre due progettualità: il Progetto RICREA portato avanti dalla Provincia di Grosseto, il quale è stato ammesso a finanziamento nell’ambito del programma Interreg presentato dalla Provincia di Grosseto in collaborazione con la Provincia di Lucca come capofila, che prevede la creazione di un modello di gestione condiviso e sostenibile per lo sviluppo della Diaccia Botrona, introducendo la definizione di un nuovo modello di pianificazione rappresentato dai “contratti di transizione ecologica”.

Per ultimo, non certo per importanza, il Comune ha sottoscritto nell’ambito del Programma regionale Toscana FESR 2021 – 2027 – Azione 2.7.2 Natura e biodiversità un progetto, con capofila il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, che prevede la realizzazione di interventi atti a contrastare la progressiva riduzione di biodiversità della riserva mediante manutenzione straordinaria o ricostruzione di ambienti umidi tramite opere di ingegneria naturalistica o opere idrauliche finalizzate al miglioramento della circolazione idrica e della qualità delle acque al fine di salvaguardare le specie e gli habitat oggetto di tutela.

«Il Padule della Riaerva Naturale della Diaccia Botrona – dichiara la sindaca Elena Nappi – è un’area umida di importanza e di interesse internazionale, sia per le caratteristiche ecologiche che per il ruolo che ricopre per l’avifauna, sia come rotta migratoria che come sito di svernamento di specie di alto interesse conservazionistico. La Riserva è purtroppo tanto affascinante quanto delicata, negli ultimi anni si è assistito, infatti, a forti aumenti di salinità e interramento delle aree umide, oltre ad un mancato apporto di acqua dolce che ne provocano lentamente la scomparsa.

Per poter ostacolare queste minacce e salvaguardare la biodiversità che la Riserva custodisce, il Comune continuerà a promuovere, sostenere e proporre idee e progetti ai fini di tutelare la Diaccia Botrona e al contempo garantire una migliore fruizione naturalistica per il presente e per il futuro».

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