Castiglione della Pescaia si prepara a celebrare il “navigatore solitario” Ambrogio Fogar
Il 2024 è l’anno del cinquantenario della circumnavigazione in solitaria del globo in barca a vela, con partenza e ritorno a Castiglione della Pescaia.
Castiglione della Pescaia si appresta a celebrare Ambrogio Fogar nel cinquantenario della circumnavigazione in solitaria del globo partita proprio dal porto maremmano.
L’Amministrazione comunale ha programmato una serie di eventi e iniziative per ricordare la vita, l’uomo e le sue imprese.
«Celebrare il 50esimo anniversario di questa grande impresa – afferma il sindaco Elena Nappi – non è un lustro solo per Castiglione della Pescaia ma per tutto il mondo della vela e non, per questo motivo abbiamo deciso di dedicare le “Giornate Europee dello Sport 2024” al ricordo di Ambrogio Fogar. Infatti la cerimonia di apertura si svolgerà il 23 marzo proprio al Club Velico e si chiuderanno il 7 dicembre con un evento che farà rivivere l’arrivo del velista in solitaria».
Navigatore, esploratore e scrittore, Ambrogio Fogar ha sempre amato l’avventura. Si ricordano le sue imprese come scalatore, il volo acrobatico e le regate nel Mediterraneo e l’Atlantico. Il 1° novembre 1973 è da Castiglione della Pescaia che con la sua barca a vela, il Surprise, parte per la circumnavigazione in solitaria del globo ed è a Castiglione della Pescaia che torna il 7 dicembre 1974 dopo 402 giorni di viaggio.
Per ricordare la sua eroica sfida si parte dai giovani con un concorso per le scuole. I bambini delle Elementari dovranno raccontare Fogar in un disegno e gli studenti delle Medie prepareranno una pagina di giornale dedicata ai grandi navigatori della storia. L’associazione “Amici della Vela” ha pensato di restaurare la mappa con le rotte del viaggio intrapreso da Fogar. Ci sarà poi una mostra, “Il mio Fogar”, che raccoglierà i ricordi dei castiglionesi: foto, documenti, oggetti che raccontano il legame di Ambrogio Fogar con Castiglione delle Pescaia.
«Il ritorno e la partenza da un solo porto, Castiglione della Pescaia, in mezzo – racconta la figlia Francesca – tutto il mare del mondo. Il viaggio di un uomo che cerca sé stesso, il bisogno di condividere quel “capito” che deriva dallo spingersi oltre il proprio limite, con gli altri. Castiglione è la casa a cui tornare, i castiglionesi sono quegli “altri” a far da specchio e ponte al proprio vissuto. Al presente. Perché questo mezzo secolo ci dimostra che ci sono viaggi che travalicano lo spazio ed il tempo, che in definitiva sono partenze e ritorni dell’Anima. Della sua parte più bella e sacra, di Ambrogio, come di tutti noi».
Non mancheranno incontri ed appuntamenti culturali, la presentazione del libro “Ti aspetto in piedi” di Francesca Fogar e uno spettacolo teatrale che racconta la vita avventurosa del grande navigatore.
«7 Dicembre 1974. Cinqunt’anni fa, alla mia stessa età, mio padre – dice la figlia Rachele – tornava con la sua barca a vela al porto di Castiglione della Pescaia dal suo giro del mondo in solitaria. Cinquant’anni… il tempo fa da traghettatore di “messaggi in bottiglia”, messaggi che dovrebbero essere senza tempo ma che oggi, complice la tecnologia, si stanno perdendo: la sfida con se stessi, il coraggio e la curiosità di scoprire e di scoprirsi, la poesia che si nasconde nel farlo. Sono felice e grata che quest’anno una sorta di calendario dell’avvento ricco di incontri, feste e premiazioni accompagnerà, castiglionesi e non, fino al 7 Dicembre, a respirare l’Avventura di Ambrogio Fogar».
«Quando in ambiente velico si parla di navigazione in solitario, ancora oggi, a distanza di 50 anni, è impossibile non pensare al binomio Ambrogio Fogar-Surprise. – ricorda Carlo Pistolesi Presidente del Club Velico Castiglione della Pescaia – Ambrogio Fogar, un navigatore dotato di un grandissimo spirito di avventura e voglia di mettersi in gioco, che si cimenta in un impresa ai limiti dell’impossibile: la circumnavigazione in solitario del globo in barca a vela, solcando i tre oceani da est ad ovest, in direzione contraria ai venti dominanti ed il Surprise, uno sloop in legno di 11 metri, costruito da Niccolò Puccinelli, proprietario del CN71, con tutte maestranze locali. Le uniche strumentazioni a disposizione erano una bussola, un sestante, un timone a vento e un apparato ricetrasmittente da radioamatori. Per noi castiglionesi, nati prima degli anni settanta, quel 7 dicembre 1974 è un ricordo indelebile nella memoria. Un fiume di persone lungo le banchine del porto canale, pronte ad accogliere il ritorno del “Navigatore Solitario”. Uno sciame di bandierine tricolore agitate dagli alunni delle scuole castiglionesi».
Le celebrazioni termineranno proprio il 7 dicembre con un grande evento, una spettacolare regata in barca a vela a simboleggiare il momento del rientro di Ambrogio Fogar dal suo giro del globo ed il posizionamento su Ponte Giorgini della targa dedicata al grande navigatore.